Billy Elliot

Billy Elliot (2000), la storia vera del ballerino Philip Mosley, è un film sugli stereotipi di genere.
Billy è un ragazzo di 11 anni rimasto orfano di madre da poco tempo e vive con il padre ed il fratello maggiore, tutti e due minatori del carbone che scioperano contro la chiusura delle miniere. Nel pomeriggio Billy frequenta un corso di box, sport che a lui non piace, ma che esercita per far piacere al padre. Un giorno dopo aver dimenticato i suoi guantoni in palestra Billy si trova ad assistere ad una lezione di ballo, affascinato, comincia a frequentare di nascosto il corso, lasciando il box. Quando il padre lo scopre, proibisce a Billy di continuare a frequentare la danza. Billy Elliot deluso e arrabbiato con il padre, si presenta a casa dell'insegnante di danza che offre delle lezioni private. Il ragazzo si impegna molto nel ballare e nel prepararsi per l'audizione, per andare a studiare nella Royal Ballet School di Londra. Mentre Billy danza per esercitarsi, entra il padre, che va dall'insegnante del ragazzo e le chiede quanto costa l'audizione. Trovati i soldi necessari il padre accompagna Billy Elliot all'audizione. Dopo poco tempo arriva una lettera a casa, nella quale è scritto che è stato ammesso. Quindici anni dopo, il papà e il fratello assistono con orgoglio al debutto di Billy come primo ballerino in un teatro di Londra.

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